Duecento anni fa, il 31 marzo 1810, moriva a Firenze Luigi Lanzi. Nato il 13 giugno 1732 a Treia, allora Montecchio, si sentì cittadino di Montolmo, qui infatti visse gli anni della fanciullezza nella casa di famiglia, con il padre Gaetano, medico, e la madre Bartolomea Firmani. Luigi Lanzi è stato una delle più grandi personalità della cultura del suo tempo, ma i suoi studi sono ancora attuali. Si formò presso i Gesuiti nel Collegio Romano, fu grande filologo e studioso della Storia dell’arte e dell’ Etruscologia. Visse la maggior parte della sua vita a Firenze dove divenne Regio Antiquario della Galleria degli Uffizi e venne nominato Presidente dell’ Accademia della Crusca. L’opera del Lanzi è vasta, i suoi scritti, molto apprezzati fin dal loro apparire, sono stati tradotti nelle principali lingue europee. Fu sepolto a Firenze nella Chiesa di Santa Croce, dove riposano i Grandi dell’Italia. La nostra città di fronte alla grandezza dell’uomo e dello studioso, per sempre testimoniata anche da quella tomba, si sente piena di orgoglio e di riconoscenza. La celebrazione del bicentenario della morte di Luigi Lanzi, che l’ Amministrazione comunale ha sviluppato in un programma triennale di eventi, ha consentito di studiare e di attualizzare la sua figura e la sua opera grazie agli interventi dei più grandi studiosi del settore e di far conoscere a tutti lo studioso , l’uomo, il religioso, e nello stesso tempo ha offerto ai Corridoniani l’occasione per riscoprire e valorizzare questo illustre concittadino e per trovare in lui - come in altri grandi uomini - le proprie radici e i valori umani e culturali che caratterizzano il nostro territorio. Rivolgo un sentito ringraziamento a quanti si sono adoperati e si adoperano per celebrare degnamente Luigi Lanzi: l’Ufficio Cultura, il Comitato scientifico, il Comitato promotore, i comitati locali di Corridonia e di Treia che hanno realizzato una preziosa collaborazione e, certamente non ultima, la famiglia Lanzi. Un ringraziamento particolare va alle scuole di Corridonia, agli insegnanti e ai ragazzi che si sono impegnati moltissimo ed hanno realizzato lavori pregevoli che hanno consentito di diffondere la conoscenza del nostro grande Concittadino tra i giovani e le loro famiglie.
L’Amministrazione comunale di Corridonia, insieme ad altri importanti enti e prestigiose istituzioni, ha dato vita ad un programma triennale di celebrazioni, avviato nel 2007, con lo scopo di ricordare, studiare e valorizzare la figura del nostro illustre Concittadino, che riveste ancor oggi un ruolo insostituibile nella cultura italiana ed europea per la vastità e la poliedricità degli interessi culturali, la modernità del metodo e l’importanza delle ricerche compiute. In questi anni è stato promosso un intenso percorso formativo e informativo che ha visto realizzati eventi di vario genere, da percorsi didattici nelle scuole primarie e secondarie a importanti convegni nazionali e pubblicazioni , nonché alla realizzazione del presente sito internet, nel quale sono stati inseriti tutti i documenti prodotti in questi anni al fine di renderne facilmente fruibile la consultazione anche per il futuro. Una serie di eventi e strumenti con cui si è voluta valorizzare l’originalità dei lavori del Lanzi all’interno del dibattito scientifico contemporaneo e nello steso tempo far riscoprire il nostro concittadino anche ai non addetti ai lavori, divulgandone la conoscenza nel tessuto quotidiano di ogni famiglia. In un tempo come quello attuale, sempre più nichilista e relativista, può costituire un’importante occasione per tutti noi il recupero non solo in funzione commemorativa delle testimonianze dell’Abate Luigi Lanzi, uomo si di grande cultura, ma innanzi tutto di grande fede, la quale non ha mai mancato di testimoniare, come apprendiamo in particolare delle lettere ai famigliari. Scrive ad esempio il 22 maggio 1802 al poco diligente nipote Gaetano: ” …..chiedete con fiducia, con perseveranza, con umiltà e da Dio otterrete tutto; vi darà grazia per capire i vostri doveri , di tenere a freno le vostre passioni , di prendere una migliore strada." La sepoltura del’Abate Luigi Lanzi in Santa Croce a Firenze, oltre a ribadire la sua importanza, rende noi cittadini di Corridonia , pieni di orgoglio e di gratitudine, consapevoli che dai grandi uomini del passato si deve trarre esempio e forza per vivere al meglio il presente ed il futuro, certi che solo conservando e valorizzando le nostre radici storiche e culturali, la nostra civiltà può crescere e prosperare in modo armonioso. Auspico, a nome mio personale e di tutti coloro che hanno collaborato a vario titolo in questi anni, che la figura dell’Abate Luigi Lanzi, anche grazie a questo sito, continui ad essere apprezzata, studiata, e promossa con entusiasmo e competenza oltre la data che ne ha celebrato il bicentenario dalla morte.
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Ultimo aggiornamento Ottobre 2009 - Redazione